Guardando l’opera di Rodella si potrebbe pensare erroneamente che si tratti di una scultura come tante altre, ottenuta grazie all’abilità dell’artista, alle sue conoscenze derivate dall’esperienza assieme ad un pizzico di intuizione. Se in parte è vero, ridurre la creazione dell’Uomo Sindonico di Rodella a questi soli aspetti equivarrebbe, non solo accomunarlo a tutti i precedenti tentativi di raffigurazione artistica della sindone, ma anche togliergli parte del suo valore, non riconoscendo a pieno l’intenso lavoro svolto dall’artista.
Il “Metodo Rodella” non è, infatti, solo un processo artistico ma un processo scientifico, in quanto riproducibile, che inizia con lo studio della Sindone, della sua storia e delle analisi fatte in precedenza; uno studio che, sebbene sia spinto dalla fede e dal desiderio di trovare una risposta, viene affrontato senza pregiudizi. L’artista parte da uno stato di fatto, quello della Sindone: un’immagine fatta di misure, distanze, proporzioni, dati che vengono acquisiti per essere poi trasformati, da un piano bidimensionale ad uno spazio tridimensionale.
Ed è in questa trasformazione che si nasconde il lavoro dell’artista. Un uomo che grazie all’esperienza e alle conoscenze anatomiche inizia un viaggio di ricerca dei giusti volumi, partendo dallo scheletro, cercando la corretta posizione di ogni arto, scoprendo lentamente come ogni segno possa trovare una spiegazione e come ogni piega del famoso telo possa trovare la giusta posizione. Un viaggio durato due anni di lavoro appassionato alla fine del quale, attraverso numerosi tentativi e pro empiriche, l’artista è riuscito ad ottenere ciò che una macchina ad oggi non avrebbe mai potuto fare: scoprire la forma dietro l’immagine.
Come dal blocco di marmo l’artista è capace di scoprire cosa vi è nascosto all’interno così, sottraendo l’impossibile l’artista è riuscito a rivelare ciò che è possibile, se non plausibile. Forse una delle possibilità ma in quanto tale dall’immenso valore.
In questo sito vi invitiamo a ripercorrere assieme a noi questo viaggio alla scoperta dell’opere più fedele mai realizzata dell’Uomo della Sindone.